
ANDREA MOLESINI e VALENTINA BERENGO presentano “L’ALTRA METÀ DEL SOGNO MI APPARTIENE” di Alicia Gallienne
e presentazione del catalogo Molesini Editore Venezia
Informazioni sull’evento
Presentazione della casa editrice Molesini in compagnia del suo fondatore, Andrea Molesini, e di Valentina Berengo.
La bellezza non è il capriccio di un semidio ma il colpo d’occhio rapace di un falegname.
Osip Mandel’štam
La casa editrice veneziana nasce dall’esigenza di rivitalizzare il ruolo della poesia, e della riflessione sulla poesia, nella vita letteraria italiana. La poesia, dice Wallace Stevens, è l’indefinibile gesto sapienziale di una minoranza consapevole, ed è il frutto del caparbio, micidiale intervento dell’immaginazione: in ogni uomo, in ogni brandello di vita, l’immaginazione celebra uno scontro rituale con la realtà, ed è proprio l’immaginazione che, grazie a questo duello, ci consente di attraversare le spigolose durezze della res senza esserne umiliati e travolti: “È il potere della mente sulla potenzialità delle cose”. Una poesia altro non è se non “l’immaginazione che si manifesta nel dominare le parole”. E un tratto specifico dell’immaginazione è la nobiltà, indefinibile quanto il canto, fatta di vibrazioni, di movimento, metamorfosi. La nobiltà è l’oggetto del desiderio dei poeti, che la cercano dovunque posino lo sguardo, nei più vicini come nei più remoti anfratti del reale, nell’animo più vile e crudele come in quello più audace e generoso, con devota curiosità, “certi della sua oscura esistenza”.
La poesia intesa come fonte di pensiero e come scrigno per custodirlo. Luogo di incanto e supremo vigore verbale, dove l’orecchio vive sovrano.
Con l’occasione, sarà presentato il volume “L’altra metà del sogno” di Alicia Gallienne:
«Dura e segreta è la mia anima». La morte, l’amore, la vita: avrebbe potuto essere questo il motto di una ragazza che adorava la poesia di Éluard e di Baudelaire. Tanto più che, a differenza della maggior parte dei poeti che con il pensiero alla fine intrattengono solo un legame intellettuale, Alicia Gallienne ha dato del tu alla morte negli anni dell’adolescenza, fino ad affrontarla all’alba del 24 dicembre 1990, qualche mese dopo aver compiuto vent’anni. Le sue poesie sono quelle di una radiosa ragazza diciassette, diciotto e diciannove anni, di una giovane donna appassionata, coltissima, dall’animo vigoroso, a un tempo tenero e inespugnabile, che ha vissuto intensamente il destino di una cometa. I suoi versi, precisi e incandescenti, sono carne dolorante che dice di sì alla vita, alla voglia di gioia e di pathos, sono l’eco commossa di un destino che non smette di ardere, sintesi sconcertante di tenebra e di folgore.
Alicia Gallienne (Parigi 1970 – ivi 1990) muore, ventenne, per una malattia incurabile. Tra il 1986 e il 1990, gli ultimi quattro anni della sua coraggiosa, straziante e appassionata esistenza, ha scritto centinaia di poesie. Grazie soprattutto a suo cugino, l’attore Guillaume Gallienne, i suoi versi sono stati «ritrovati» nel febbraio 2020, a tre decenni dalla morte, e pubblicati da Gal- limard con il titolo L’autre moitié du songe m’appartient. Il libro ha avuto uno straordinario successo di critica e di pubblico. «Non m’importa quello che lascio, mi basta che la materia si ricordi di me, basta che le parole che vivono in me siano scritte da qualche parte e mi sopravvivano».
Posti limitati, gradita prenotazione.
Per info e prenotazioni:
info@laformadelibro.it
0499817459
Posti limitati, gradita prenotazione.