
MATTEO SKROCE
presenta “Strangolamento”, edizioni Sinopia.
Informazioni sull’evento
“Ciò che il lettore non stenterà a riconoscere in questo libro di Matteo Skroce è, quale elemento comune ai “contenuti” che ne arroventano le pagine, una ostinata volontà di pensiero. Come ogni buon aforista, infatti, Skroce non lascia scampo. Al fuoco vivo della (sua) scrittura avvampano e si consumano le nozioni approvate dal (nostro) comune buon senso: e sulle loro ceneri brillano, per un attimo, immagini di un lógos che – come in Eraclito e in Nietzsche e ancor piú nell’amato Michelstaedter – dice cose “non convenienti”. E come potrebbe il pensiero – il lógos che si fa scrittura – sottrarsi all’esercizio di questa ostinata, sconveniente volizione? Essa è tanto ostinata e sconveniente da rivolgersi perfino contro se stessa, poiché « scrivere significa prestare il fianco » ed è « ossessiva ricerca di una forma […] che manca in primo luogo a colui che scrive ». In Strangolamento di Matteo Skroce si direbbe che il pensiero giochi a scacchi con se stesso.”
Matteo Skroce è nato a Vicenza nel 1981 (dunque coetaneo di Ibrahimovic e Federer: vorrà pur dire qualcosa, no?), vive e lavora a Bassano del Grappa. Ama in modo particolare: i whiskey torbati, il mare, Nick Drake, il grunge, Spinoza e Cortázar. Pensa che nell’universo, quanto a bellezza, soltanto le donne possano rivaleggiare con i gatti. Nutre una profonda ammirazione per Jeffrey Lebowski. Prima di questo libro, ha pubblicato in rete, sul blog Prismi – Pensieri filosofici, tre piccoli scritti: Il diamante disperato, Il destino, forse e Una voce dal buio.