
ANDREA MOLESINI presenta “NON SI UCCIDE DI MARTEDì”
presentazione del libro in compagnia dell’autore
Informazioni sull’evento
🌕🌳 dal 12 settembre inizierà il nostro PICCOLO FESTIVAL DI RELAZIONI 🌕🌳, che ci stiamo impegnando a curare da diverso tempo per offrirvi eventi con artisti, autori, autrici, giornalisti, giornaliste e laboratori per grandi e piccoli/e.
Rimanete aggiornati/e consultando le nostre pagine, noi intanto vi diciamo che…
🌳📕 venerdì 22 settembre sarà con noi ANDREA MOLESINI per presentare “NON SI UCCIDE DI MARTEDÌ” in dialogo con VALETINA BERENGO.
Una commedia nera ambientata negli anni del fascismo tra Venezia e Rodi. Attorno al testamento di una vedova molto ricca si dispiegano torbide relazioni familiari e intrecci criminali, mentre Venezia si affaccia prepotente con la Giudecca e le chiese, il Caffè Florian e l’eterna magia dell’acqua.
Venezia. Nel più rinomato caffè di San Marco una elegante anziana signora incontra l’avvocato Ridolfi, un giovane dal fare astuto, anche se alcuni dettagli del suo abbigliamento denunciano scarsa affermazione professionale. La signora è una vedova molto ricca e altrettanto cinica, indifferente alle sirene del conformismo. Tra i due si stringe un accordo. Rita, la nipote della vedova, ed Enrico, chirurgo in carriera, sono in viaggio di nozze a Rodi, allora italiana: siamo nel 1938, nei giorni del Trattato di Monaco. Li avvicina un sedicente generale di nome Costantini, che comunica a Rita l’improvvisa morte della nonna, dicendo di averla sposata poco prima che si spegnesse e consegnando alla nipote un testamento che la rende unica erede di una immensa fortuna. Ma il testamento include una clausola capestro, dove si insinua l’avvocato Ridolfi, che fa la sua comparsa a Rodi con una proposta tanto ambigua quanto minacciosa. Tra i quattro, sullo sfondo mondano e corrotto dell’isola levantina, inizia un carosello di mosse e contromosse, che include il ricatto e un incombente delitto: un gioco in cui uno solo potrebbe vincere tutto. Il mistero da Rodi ritorna infine a Venezia, dove i personaggi, messi in scena con piglio umoristico e a tratti satirico, lo condurranno a soluzione.
Anche in questo libro Andrea Molesini – autore di Non tutti i bastardi sono di Vienna e di Il rogo della Repubblica – sceglie la via del romanzo storico per raccontare torbide relazioni familiari e intrecci criminali, invitando il lettore a esplorare il passato per interrogare il presente.
Andrea Molesini vive a Venezia, dove è nato. Ha insegnato Letterature comparate all’Università di Padova. Con il romanzo Non tutti i bastardi sono di Vienna (Sellerio 2010), tradotto nei paesi di lingua inglese, francese, tedesca, spagnola, olandese, norvegese, slovena, danese, serba-croata e ungherese, nel 2011 ha vinto il Premio Campiello, il Premio Comisso, il Premio Città di Cuneo Primo Romanzo, il Premio Latisana. Nel 1999 vinse il Premio Andersen alla carriera e nel 2008 il Premio Monselice per la Traduzione letteraria. Nel maggio 2013 Sellerio pubblica il suo secondo romanzo, La primavera del lupo, tradotto in francese e tedesco. Nel 2014, presso Sellerio esce Presagio, tradotto in francese. Nel 2016 Rizzoli pubblica il suo quarto romanzo, La solitudine dell’assassino, e nel 2019 esce il quinto romanzo, Dove un’ombra sconsolata mi cerca, presso Sellerio. Grazie all’enorme successo di critica e ai riconoscimenti ottenuti l’Autore è stato insignito, nel maggio 2013, della cittadinanza onoraria del Comune di Refrontolo (TV), nei cui luoghi (in particolare nella Villa Spada) è ambientato Non tutti i bastardi sono di Vienna. Il 27 maggio 2021 è uscito, sempre presso Sellerio, il suo sesto romanzo, Il rogo della Repubblica, ispirato a una storia vera avvenuta a Venezia nel 1480: un processo che condusse al rogo tre ebrei ingiustamente accusati d’infanticidio.
Ingresso libero, gradita la prenotazione.
Per info e prenotazioni:
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